Il cane ama l’uomo o l’uomo ama il cane?
29 Marzo 2023 - Esami per diventare "Educatore di Cinofilia Naturale e Recupero Cani Aggressivi"!
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<span style="color: rgb(5, 5, 5); font-family: &quot;Segoe UI Historic&quot;, &quot;Segoe UI&quot;, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">29 Marzo 2023 - Esami per diventare </span><span style="color: rgb(5, 5, 5); font-family: &quot;Segoe UI Historic&quot;, &quot;Segoe UI&quot;, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">&quot;Educatore di Cinofilia Naturale e Recupero Cani Aggressivi&quot;!</span>
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Il cane ama l’uomo o l’uomo ama il cane?

I biologi americani Lorna e Raymond Coppinger, nel loro bellissimo libro “DOGS”, citano letteralmente: “Il fatto che i cani rappresentano un beneficio per le persone, però, non significa che le persone siano un beneficio per i cani. Il fatto che i cani possano essere trasformati in perfetti animali da compagnia non significa che lo si debba fare. Il fatto che abbiano nature sociali dolci e adattabili non significa che possiamo sfruttarli impunemente. Il fatto che abbiano forme infinitamente malleabili non ci dà il diritto di selezionare deformità che ci piacciono. Io credo che gli umani abbiano raggiunto il punto in cui devono ammettere  di essersi approfittati troppo della buona natura dei cani”.
 
Nonostante i cani siano una mia antica passione e faccia di tutto per farli vivere bene secondo la loro natura di animali, non ho mai pensato per un solo istante che potessero provare dei sentimenti di amore nei miei confronti.
 
Perchè i nostri cani ci dovrebbero amare?
Sono forse loro ad aver scelto di vivere al nostro fianco oppure adottarli è stata una nostra decisione arbitraria? Gli abbiano forse chiesto: “Siete contenti di venire a vivere in questa casa rinunciando alla vostra vita di animali randagi?".   

No! L’abbiamo deciso noi!
Quindi non dimostriamoci così ridicoli da pensare che loro ci possano amare! Perché dovrebbero farlo, ammesso che l’amore sia un sentimento provato anche dagli animali?
 
La Natura ha concepito il cane come un essere capace di sopravvivere con gli scarti di cibo dell’uomo, ma non perché lo rinchiudessimo nei nostri giardini o, peggio ancora, nei nostri appartamenti, e lo portassimo a passeggio legato come un carcerato da non lasciar scappare! Come tutti gli animali, anche il cane vive solo con lo scopo di sopravvivere per riprodursi: tutto il resto ce lo siamo inventato noi perché ci faceva comodo, fregandocene del suo benessere!
 
Come potrebbe mai amarci il nostro cane visto che lo costringiamo a vivere imprigionato nella nostra proprietà in cambio di un po’ di cibo, senza poter spaziare ovunque come vorrebbe la sua indole? (Pensandoci bene, abbiamo addirittura il coraggio di sgridarlo o picchiarlo quando ogni tanto ci scappa dal cancello!) Se poi ha come principale scopo di vita quello di riprodursi, come possiamo immaginarci che ami l'uomo, visto che gli impedisce in ogni modo di accoppiarsi, per non parlare di chi crede addirittura possa essere normale privarlo dei suoi organi riproduttivi con la sterilizzazione?
 
Dai, siamo seri almeno per una volta e lasciamo da parte la nostra solita ipocrisia!
Il cane non ci ama affatto, bensì si lega a noi per la dipendenza psicologica che gli creiamo fin dai primi mesi somministrandogli il cibo necessario alla sua sopravvivenza, senza mai offrirgli la minima possibilità di procurarselo da solo. E la stessa cosa vale per tutti i suoi atteggiamenti che a noi piace interpretare come affettivi (saltelli, movimenti di coda, versetti, occhi “dolci” e altro ancora): non sono altro che la conseguenza del suo stato di dipendenza nei nostri confronti, in quanto esclusivi datori di cibo. I cani randagi che se lo procurano autonomamente, non fanno nulla di tutto ciò nei confronti dell’uomo, anzi, gli stanno ben alla larga! E fanno bene...
 
Una delle espressioni più significative di amore (come intendiamo noi esseri umani) è quello provato dalla madre per il proprio figlio: non importa se sia corrisposto o meno, una buona madre lo ama sempre e comunque, anche a costo di sacrificare la propria vita. Non esiterebbe a morire pur di salvarlo, come sarebbe disposta a soffrire la fame per anni pur di riuscire a crescerlo bene e, ovviamente, non si sognerebbe nemmeno di avere rapporti sessuali con lui (se non affetta da patologie mentali).
Se osserviamo invece cosa accade fra una femmina di cane che diventa madre e il suo cucciolo in crescita, possiamo immediatamente notare quanta diversità esista nel rapporto che li lega: dopo un breve periodo di svezzamento, non solo la madre non si preoccupa più della sopravvivenza del suo cucciolo, ma ne diventa addirittura un’acerrima concorrente per il cibo e, non appena lui crescerà, si renderà normalmente disponibile all’accoppiamento.
Fra ciò che prova un cane per i suoi conspecifici e i sentimenti che un uomo può nutrire per i suoi simili esiste una differenza abissale! Questo semplicemente perché uno è un “animale”, mentre l’altro un “essere umano” dotato (nel bene e nel male) di caratteristiche ben diverse!
 
Se quindi il cane non è in grado di provare amore (come lo intendiamo noi) per gli animali della sua stessa specie, come potrebbe mai provarlo per un essere umano, così diverso da lui, il quale lo priva della libertà, gli impedisce di vivere secondo i suoi istinti primari e non risulta nemmeno idoneo alla riproduzione?
 
Pensare che il cane ci possa amare, non è solo un ragionamento ridicolo ma è un comportamento tutt'altro che a favore degli animali, visto che può indurci facilmente a credere che gli stessi ci possano anche odiare quando si ribellano alle regole che l’uomo decide di imporgli contro Natura. Mordere oppure leccare sono due azioni istintive naturali che possiedono tutti i cani e che mettono in atto senza provare né odio né amore, bensì in situazioni diverse o in base al comportamento di chi gli sta di fronte.
Sarebbe necessario che iniziassimo a capire che il cane né ci ama né ci odia, poiché non conosce questi sentimenti, visto che lui è “solo” un animale, siamo noi che abbiamo deciso di adottarlo e quindi a lui non rimane altra scelta per sopravvivere se non restare al nostro fianco!
 
Perché allora sono tutti d’accordo nel sostenere che il cane possa amare il suo padrone? Molto semplice! Convincere l’opinione pubblica che il cane prova sentimenti di amore per l’uomo è la base fondamentale per mantenere in vita questo business dalle proporzioni smisurate che si è voluto creare alle spalle di questo animale. L’essere umano non è un individuo così tanto altruista da saper amare e prendersi cura (quindi spendere denaro) per qualcuno che non sappia almeno contraccambiarlo con l’amore!
Perché nessuno parla mai dei sentimenti o sofferenze che potrebbero provare altri mammiferi destinati alla “forchetta”, come le pecore, le capre, le mucche, i maiali, etc.? Perchè non ce n'è bisogno, rendono già abbastanza macellati e cucinati in padella!
   
Ricordo ancora molto bene quando più di 40anni fa un biologo proveniente dalla Svizzera tedesca, cliente di mio padre, giunto nelle nostre campagne per impiantare uno dei primi allevamenti intensivi di suini, vedendomi intento ad osservarli, mi disse col suo italiano appena comprensibile: “Maiala non piace a persona perché puzza, persona ama più cane. Maiala è furbo e intelligente più di cane, ma piace a persona solo per fare salami!”.
 
A questo punto giunge spontanea la riflessione: ma almeno l’uomo, sa cosa significa amare il cane?
Direi proprio di no, visto che ha scelto di renderlo il suo schiavo, specialmente sotto il profilo psicologico!
Se già rinchiuderlo in un giardino potrebbe essere considerata un’azione poco nobile da parte nostra (poiché, in pratica, il cane vive la sua esistenza da recluso), figuriamoci chi lo costringe in un appartamento di città, cercando addirittura di abituarlo (con l’educazione cinofila) ad assecondare i suoi capricci!
 
Il cane può migliorare di molto la vita dell’uomo, sia sotto il profilo funzionale, con tutti i servizi che offre (guardia, difesa, protezione e conduzione animali da allevamento, caccia, soccorso, etc.), che sotto quello psicologico, facendogli compagnia: ecco perché l'uomo sostiene di amarlo! Perché gli serve!
Il cane randagio che invece mangia nelle pattumiere e fugge via, che non si lascia avvicinare né tanto meno addomesticare, non essendo utile a nessuno, viene da sempre braccato con la colpa di portare malattie e causare incidenti: si cerca in ogni modo di sopprimerlo o di rinchiuderlo nelle gabbie di un canile.
 
Se è vero che il cane non è in grado di amare l’uomo, credo sia altrettanto vero che l’uomo, pur essendo dotato di un intelletto superiore, non abbia mai imparato ad amare il cane!
 
La perversa tendenza che si è ormai diffusa nella nostra società è quella di far credere che, per voler bene ai cani, si debba essere disposti a spendere molti soldi per loro: nutrirli con costosi mangimi confezionati (poiché il cibo casalingo sembrerebbe essere diventato improvvisamente nocivo!), portarli il più possibile dal veterinario per trasformarli in "pazienti a vita", lavarli e profumarli, insegnargli l’educazione, addestrarli a obbedire ai comandi, fargli praticare degli sport, vestirli alla moda e altro ancora che l’uomo moderno continua a inventarsi per alimentare il suo business smisurato.
 
Tutte cose di cui il cane non solo non ha bisogno, visto che il suo unico scopo esistenziale è quello di sopravvivere per riprodursi, ma contribuiscono sensibilmente ad abbassare il suo stato di BENESSERE FISICO E PSICOLOGICO!
 
Con questo articolo non voglio certamente convincervi a far ritornare allo stato randagio i vostri cani allevati in cattività, anche perché molti di loro, dopo anni di “prigionia”, farebbero fatica a poter sopravvivere, ma se è vero che li amate così tanto, imparate allora a trattarli per quello che sono: semplici animali!
 
Sapete cosa desidera il nostro cane per sentirsi "almeno" rispettato nella sua natura di animale?
- Poter vivere in un giardino dove trascorrere la sua vita all’aperto, come fecero per millenni i suoi antenati.
- Essere nutrito con cibo fresco e naturale, come avvenne fin dal primo giorno della creazione della specie.
- Poter disporre almeno di un compagno di sesso opposto col quale vivere in branco e immaginare di riprodursi.
- Non essere sterilizzato, bensì rimanere integro come la Natura lo ha concepito.
- Non essere educato o addestrato a fare nulla ma vivere secondo i propri istinti primari.
- Non essere lavato, se non dalla pioggia, né profumato, mantenendo così l'odore naturale, molto utile all’esistenza di tutti gli animali.
 
In pratica, vorrebbe solo che noi umani imparassimo a frenare i nostri desideri e gli permettessimo di vivere da cane!
 
 
In verità non è poi così importante sapere quanto il nostro cane possa amarci oppure no, è invece fondamentale che noi impariamo ad amare Lui, trattandolo secondo le sue aspettative di animale e non in virtù delle nostre ambizioni ...ricordando sempre che vivere al nostro fianco non è stata una sua scelta!
 

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